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Nelle regioni della ex Ddr Afd ha sbancato, con picchi del 35% nel collegio di Angela Merkel e del 38,6% in Turingia. Riproporre l’ammucchiata contro Alice Weidel e soci significa non solo ignorare un pezzo di elettorato, ma tradire lo spirito della riunificazione.
In Germania l’erede di Olaf Scholz promette un governo «entro Pasqua» ma sulle trattative pesano il nodo immigrazione e il vincolo del pareggio di bilancio. Il green Robert Habeck e Christian Lindner (Fdp) si dimettono dopo la batosta elettorale.
Voto rubato anche a Berlino
Friedrich Merz (Getty Images)

I socialisti, clamorosamente battuti nelle urne, torneranno al governo perché la Cdu è disposta a qualsiasi acrobazia pur di escludere la destra. Che però ha raddoppiato i consensi ed è sostenuta da un tedesco su 5.

La scia di sangue lasciata dagli attentati che hanno funestato la campagna elettorale ha fatto deflagrare la bomba migratoria. I sondaggi premiano ancora Afd, stabilmente al secondo posto. Cdu e Csu al 30%, ma il loro programma ostacola le alleanze.
Franco-tedeschi inviperiti con Vance che dà il benservito a élite già decotte
JD Vance (Ansa)
Sia il cancelliere Olaf Scholz sia il suo sfidante Friedrich Merz contestano le «ingerenze» sul ruolo di Afd. Lamentele pure da Parigi. I dissidi, però, risalgono ai tempi di Joe Biden: gli Usa cercano altri interlocutori. Più duri con la Cina.
Le Firme

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