![Il business dei filati. Nel cuore della moda made in Italy](https://assets.rebelmouse.io/eyJhbGciOiJIUzI1NiIsInR5cCI6IkpXVCJ9.eyJpbWFnZSI6Imh0dHBzOi8vYXNzZXRzLnJibC5tcy8yNDgwMTM5Mi9vcmlnaW4uanBnIiwiZXhwaXJlc19hdCI6MTc4NjA5OTgzNX0.RHqR9DURnJ5UZZ87bmdfgPnsZgGF4jp_p1DHVgpJVpg/img.jpg?width=1200&height=800&quality=85&coordinates=0%2C29%2C0%2C29)
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- Roberta Targa: «Molte aziende hanno superato il momento più difficile e stanno ripartendo. Quello che voglio dire è che possiamo vincere. Con tenacia, passione e umiltà».
- Spazio alle apache, il pelo di cammello e le angore lavorate. Ma non manca anche l'attenzione alla tecnologia, dove la lana cardata incontra il poliestere elasticizzato e il mohair si mescola con il nylon.
- Il cashmere, filato di lusso per antonomasia, con Falconeri diventa accessibile grazie a una politica di prezzo democratica . Senza sacrificare la qualità di materie prime e lavorazione made in Italy.
- Un paio di calzini fatti con filo di carta. Il calzificio DèPio risponde così alla provocazione: «È possibile essere alla moda e in armonia con la natura?»