Sorpresa: Pfizer in Russia fa affari come prima

Sorpresa: Pfizer in Russia fa affari come prima

Fra le poche imprese occidentali che hanno potuto permettersi di resistere ai pressing dei propri governi aggirandosi fra le varie sanzioni e sono restate in Russia con la stessa presenza che c'era prima della guerra all'Ucraina c'è Pfizer, la multinazionale del farmaco più nota al mondo dopo lo scoppio della pandemia. La rivelazione è scivolata con noncuranza durante la presentazione martedì dei risultati del colosso nel primo trimestre del 2022. Lo ha detto in un inciso lo stesso presidente e amministratore delegato di Pfizer, Albert Bourla: “In risposta alla devastante guerra in Ucraina”, ha spiegato il manager, “e come è doveroso fare per una compagnia che promuove la salute umana, abbiamo scelto di continuare a fornire al popolo russo i farmaci di cui ha bisogno, scegliendo però di donare tutti i profitti della nostra filiale russa agli sforzi umanitari che si stanno compiendo in Ucraina. Continueremo a fare tutto il possibile per sostenere la salute delle persone, che in fondo è la nostra missione: fare scoperte in grado di cambiare la vita dei pazienti”.


Continua a leggereRiduci
Il tema della Difesa già in secondo piano. L’ipotesi recessione seppellisce il Rearm
Emmanuel Macron (Getty Images)
Le tariffe cambiano le priorità: via l’elmetto, tutta l’attenzione sul commercio. Riflessi in Borsa per Rheinmetall e Leonardo.
L’appello del tycoon agli americani: «Niente panico, siate coraggiosi»
Donald Trump (Ansa)
The Donald tiene la barra dritta e invita i cittadini a resistere alla tempesta: «Il risultato sarà la grandezza». Poi torna a criticare gli errori di Biden. E alla stampa dice: «Serviva una medicina, noi più forti dei mercati».
Dopo il terremoto provocato dalla Casa Bianca, la Fed è al lavoro mentre la Bce sembra impreparata. Davanti a deflazione e recessione incombenti bisogna correre a tagliare i tassi. Rispondendo tempestivamente anche al problema della liquidità.
«Dazi? Gli americani continueranno a comprare i mobili italiani»
Il presidente di FederlegnoArredo, Paolo Fantoni
Il presidente di FederlegnoArredo, Paolo Fantoni: «No a ritorsioni. Ci fanno più male le regole Ue».
Le Firme

Scopri La Verità

Registrati per leggere gratuitamente per 30 minuti i nostri contenuti.
Leggi gratis per 30 minuti
Nuove storie
Preferenze Privacy