![Se non è di sinistra, è estremismo](https://assets.rebelmouse.io/eyJhbGciOiJIUzI1NiIsInR5cCI6IkpXVCJ9.eyJpbWFnZSI6Imh0dHBzOi8vYXNzZXRzLnJibC5tcy81MjY3MDM4My9vcmlnaW4uanBnIiwiZXhwaXJlc19hdCI6MTc2MTkxNzAxMn0.FtFXEERJt-6TCayj4dYLnB2oheR2M3SqQihEpDcYiqE/img.jpg?width=1200&height=800&quality=85&coordinates=226%2C0%2C0%2C0)
(Ansa)
Dopo aver occupato tutti i gangli del potere, i progressisti bollano come «fascismo» qualsiasi opinione non allineata al pensiero dominante. Anche se di buonsenso.
L’ex procuratore di Palermo e Roma, capo del Tribunale vaticano, accusato di aver favorito Cosa nostra insabbiando documenti di un fascicolo chiave. Non ha risposto ai pm. Contro di lui vari indizi, tra cui immobili di famiglia comprati da società legate ai boss.
Il baritono Luca Salsi ci porta con sé sui palchi d’opera di tutto il mondo, svelandoci i colpi di genio nascosti nei manoscritti di Verdi e il suono «sfacciato» da sfoderare in Puccini. Senza mai scordare i consigli del maestro Carlo Meliciani.
Domanda delle cento pistole: ai vertici di alcuni dei più importanti uffici giudiziari del Paese abbiamo avuto un magistrato che, invece di perseguire i mafiosi, insabbiava le indagini che li riguardavano? Il quesito è più che legittimo, in quanto ieri mattina Giuseppe Pignatone, ex capo della Procura di Reggio Calabria e in seguito di quella di Roma, per trent’anni procuratore a Palermo e oggi presidente del tribunale del Vaticano, è stato ascoltato dai pm di Caltanissetta con l’accusa di aver occultato informazioni sui rapporti tra la mafia e il sistema degli appalti, inchiesta su cui Paolo Borsellino iniziò a lavorare nel 1992, dopo la morte di Giovanni Falcone.