Siamo in guerra ma nessuno ha il coraggio di dirlo

Siamo in guerra ma nessuno ha il coraggio di dirlo
Getty Images

Vogliamo provare a riavvolgere il nastro e rileggere gli ultimi diciotto mesi di guerra? A marzo dello scorso anno, dopo che le truppe di Vladimir Putin avevano invaso l’Ucraina, l’Europa e gli Stati Uniti si dichiararono pronti a sostenere la resistenza di Kiev, ma mettendo una serie di paletti. Oltre a sanzionare pesantemente Mosca con misure come l’esclusione delle istituzioni finanziarie russe dal circuito internazionale dei pagamenti, gli alleati staccarono una serie di robusti assegni per sostenere l’economia ucraina.

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La Cgil lascia la trattativa su assunzioni e organizzazione del lavoro. Da quando è segretario ha 200.000 tessere in meno.
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Massimiliano Valeriani, presidente della commissione Trasparenza, prova a scaricare su Francesco Rocca il caso fideiussioni. La consigliera Laura Corrotti, però, chiede l’audizione dei politici e dei dirigenti che hanno gestito l’appalto.
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