Segreti - I fiumi oscuri della Storia | Le evoluzioni e gli sviluppi della gnosi - Ep. 4

In questi nuovi episodi mi confronto con Flavio Cuniberto, docente universitario, autore di tanti libri importanti e studioso la cui firma è già nota ai lettori del quotidiano La Verità. L’oggetto del confronto sono le evoluzioni e gli sviluppi avuti dalla corrente di pensiero gnostica.

Dimmi La Verità | ospite Stefano Piazza

Ecco #DimmiLaverità del 2 gennaio 2025. Ospite il giornalista Stefano Piazza. L'argomento del giorno è: "Il caso Cecilia Sala".

A Dimmi La Verità il nostro esperto di Iran e intelligence Stefano Piazza ci spiega l'unica possibile via di uscita del caso di Cecilia Sala

Edicola Verità | la rassegna stampa del 2 gennaio

Ecco #EdicolaVerità, la rassegna stampa podcast del 2 gennaio con Camilla Conti.

Non Sparate sul Pianista | Ashley Kahn: «A Love Supreme, Dio secondo John Coltrane»

A 60 anni dalla sconvolgente uscita di A Love Supreme, Ashley Kahn ci guida alla scoperta del capolavoro di John Coltrane. Il testamento spirituale del leggendario sassofonista che offrì questo album come dono a Dio.

Ritratti | Mademoiselle Coco Chanel, storia di un'icona rivoluzionaria

Gabrielle “Coco” Chanel è stata "una delle due donne più influenti del XX secolo”, scrisse con una punta di esagerazione George Bernard Shaw, affiancando la creatrice di moda alla scienziata Marie Curie. Non c’è dubbio che Coco Chanel abbia rivoluzionato il mondo della moda, un settore maturo, riluttante al cambiamento e dominato dagli uomini, in una epoca in cui il ruolo delle donne soprattutto negli affari era visto con sospetto, se non con disdegno.
Chanel è stata oggetto di biografie e di innumerevoli analisi per il suo contributo alla moda e al costume. Raramente però è stato analizzato il suo percorso imprenditoriale. Alcune cifre bastano a ricapitolarne le tappe: partita da un’esperienza in un negozietto di provincia, avviò la sua prima attività poco più che ventenne come designer di cappelli nel 1909. Sette anni dopo, guidava già un’impresa con tre negozi e centinaia di dipendenti. Nel 1931 gli atelier erano 26 e i dipendenti oltre 2.000, con un giro d’affari da 120 milioni di franchi (pari a circa 60 milioni di euro, la cifra più alta allora di tutto il settore dela modo parigino). Nel 1935 il fatturato era quasi raddoppiato e i dipendenti erano 4.000. Tra l’altro, per prima Coco aveva intuito l’importanza di associare alla couture profumi e accessori, che si riveleranno poi un’importante fonte di finanziamento di tutto il business e che oggi per molte aziende del settore rappresentano la quota principale delle entrate.
Se le cifre parlano da sole, le ragioni di questo successo sono state raramente investigate in modo scientifico. Quali sono le condizioni che possono portare una outsider come Coco Chanel al successo, contro ogni aspettativa? I fattori cruciali individuati da due studiosi del Dipartimento di Scienze aziendali dell’Università di Bologna, della BBS e uno della NYU Stern School of Business sono tre: la sua esperienza, appunto, di outsider, non legata alla concezione dominante e agli schemi dell’alta moda parigina del tempo; la capacità di networking con esponenti dell’alta società di Parigi ma anche con l’avanguardia artistica che gravitava attorno alla capitale francese; un contesto in grande evoluzione, con i profondi cambiamenti imposti dalla Prima guerra mondiale, alla moda, ai costumi, al ruolo delle donne nella società.
Questo podcast di Ritratti racconta la sua storia. Buon ascolto.

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