La Schlein fa dietrofront sulla Salis. Fratoianni ripesca Ignazio Marino
Elly Schlein (Ansa)
La segretaria del Pd prima incontra il padre della donna detenuta poi annuncia: «Non sarà candidata». Giochi quasi fatti nel centrodestra, ma resta l’incognita Vannacci. Scoppia la guerra tra Calenda e Mastella.
L’ex magistrato Luciano Violante, padre nobile della sinistra: «La stimo, ha trovato una collocazione intelligente nel contesto internazionale. L’Anm non può comportarsi da controparte del governo sulla riforma della giustizia».
Il leghista Alberto Bagnai: «Criticando in ritardo l’austerità, punta a un mercato unico dei capitali. È il solito schema: più Europa. Non ci conviene».
Il politologo Giovanni Orsina: «Dai migranti al green, la storia sta dando ragione al nostro premier, che ora può fare da ponte tra popolari e sovranisti. Con l’assoluzione di Salvini, il Pd ha di nuovo pagato il prezzo del suo giustizialismo».
Giorgia Meloni annuncia l’incontro con gli alleati e MatteoPiantedosi: «La Cassazione ci ha dato ragione, decidiamo noi i Paesi sicuri». Matteo Salvini parla di Viminale, ma il premier frena.