Matteo Salvini (Ansa)
Il leader della Lega telefona a Roberto Vannacci: «Non c’è un Grande fratello che dice che cosa si può leggere, quel libro aveva il diritto e il dovere di scriverlo». A difesa del militare Pro vita. Contro, il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè, il presidente di Gaynet e il Pd. L’ex ministro Trenta a Guido Crosetto: «Non l’avrei rimosso, spero non paghi le denunce sull’uranio».