Da Dodo a Vuitton, la Milano del design sa molto d'Asia

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Da Dodo a Vuitton, la Milano del design sa molto d'Asia
  • A Milano c'è voglia d'Oriente. A dimostrarlo sono le molteplici installazioni e collaborazioni con designer provenienti soprattutto dal Giappone. La nostra guida agli eventi.
  • In occasione della settimana del design, un ryokan, l'hotel tipico nipponico, apre le sue porte in corso Garibaldi. All'interno si scoprono i benefici del dormire a contatto con la natura lasciandosi cullare dal cambiare delle stagioni.
  • Dodo collabora con l'artista Windy Chien e lancia lancia la linea «stronger together»: un gioiello a forma di nodo per festeggiare i primi 25 anni del marchio.
  • Louis Vuitton torna con Objets Nomades. In esposizione a Palazzo Serbelloni 45 oggetti di cui dieci mai visti prima. Tra questi spicca il Blossom Vase di Tokujin Yoshioka ispirato al celebre motivo del fiore Monogram e realizzato in vetro di Murano lavorato a mano.
  • Fuorisalone: la Corea invade via Tortona e le opere d'arte si acquistano fotografando un Qr code. Guarda il video.

Lo speciale comprende tre articoli, gallery fotografiche e video.

Alberto Martini ed Edgar Allan Poe in mostra a Oderzo
Una sala della mostra alla Pinacoteca Alberto Martini di Oderzo (Tv)

È la cornice di Palazzo Foscolo aOderzo (TV) ad ospitare un’importante mostra dedicata ad Alberto Martini (1876-1954), pittore simbolista ma soprattutto illustratore di opere letterarie. Organizzata per celebrarne i 70 anni dalla morte, l’esposizione (visitabile sino al 25 marzo 2025) raccoglie ben 120 opere, tra cui alcuni lavori inediti e mai esposti prima.

Un manifesto del nuovo umanesimo
Stefano Lucchini (Imagoeconomica)
Nel loro saggio, Lapucci e Lucchini propongono il modello per una vera sostenibilità che metta al centro le persone e non si limiti a essere l’imposizione di lacci burocratici.
«Pavese seppe essere anti ideologico. Per questo insospettiva la sinistra»
Cesare Pavese. Nel riquadro, Giovanna Gagliardo (Getty Images)
Parla l’autrice del documentario Giovanna Gagliardo, «Il mestiere di vivere», da domani nelle sale: «Lo scrittore credeva che il compito di un intellettuale non fosse schierarsi ma fare ogni giorno nuove domande, anziché darsi risposte».
Le Firme

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