Squid Games non ha fatto in tempo a esaurirsi, a perdere la propria carica propulsiva e, insieme, la capacità di sostanziare l'eterno dibattito: se fosse meglio la prima o la seconda stagione. Subito, la Corea si è fatta sotto. Un'altra serie televisiva, una originale, più stralunata di quanto non fosse Squid Games. Newtopia, disponibile su Amazon Prime Video a partire da venerdì 7 febbraio, è la commistione di infiniti generi, la parodia, tra romanticismo e commedia, di cosa voglia dire vivere un futuro distopico. Seoul, così come la si vede nello show - sceneggiato dal premio Oscar per Parasite Han Jin-won - non è la città che la globalizzazione ci ha permesso di conoscere. È moderna, sì, ma tra le sue strade nasconde un abominio: un'apocalisse zombie, prodotta da un virus misterioso. I morti si risvegliano, chi viene morso cade vittima di un limbo infernale, non cadavere, non persona viva. L'epidemia si estende a macchia d'olio, i contagi aumentano, ma Seoul non è penetrata dai toni drammatici che hanno caratterizzato altre produzioni simili, The Walking Dead in testa. Né è insozzata dai toni demenziali di tanti b-movie hollywoodiani. La Seoul di cui racconta Newtopiaè un crocevia di modernità e determinazioni, restituiti entrambi attraverso gli sguardi particolari di due residenti. Ragazzi asiatici, un tempo innamorati.Kang Young-joo, interpretata dalla stellina del k-pop Jisoo, è una donna che si affaccia alla complessità di un'esistenza adulta. Ha scelto un lavoro, una strada da percorrere. Ma quanti ostacoli la popolino e quanti compromessi le siano necessari non può presagirlo. Quel che sa è che i sogni nella sua testa sono stati rimpiazzati da una lieve forma d'ansia, un'angoscia per il futuro che la porta ad essere nervosa, inquieta. Con se stessa e, soprattutto, con gli altri, dove altro è anche Lee Jae-yooun. Lee Jae-yooun avrebbe dovuto essere il suo fidanzato, una cosa bella nelle piccole e grandi difficoltà del quotidiano. Ma l'irrequietezza del vivere quotidiano ha minato la serenità del rapporto ed è una discussione, all'apparenza futile, a far traboccare il vaso di Kang Young-joo, spingendola a troncare bruscamente la relazione con Jae-yooun. I due, dunque, si mollano. Lee Jae-yooun si imbarca nel servizio di leva obbligatorio e, ad un tratto, si trova nel mezzo del caos. L'apocalisse è arrivata, il virus ha preso piede, gli zombie sono ovunque. E lui, piccolo ragazzino acerbo, non ha altra scelta al di fuori di quella che lo porta a farsi leader di una squadra a tutela dell'umanità. In questo scenario funesto, dove lo sconquasso interiore è pari a quello esterno, Young-joo ha un ripensamento, un rimpianto. Tornare indietro e provare a spiegare quel che l'istinto ha soffocato: l'esistenza di un sentimento che niente, nemmeno l'Apocalisse zombie, dovrebbe mettere a tacere. Newtopia si trasforma così, di puntata in puntata, mutando tono e genere per essere tutto e il contrario di tutto: una distopia, comica e parodistica, una commedia romantica e, a tratti, una riflessione semiseria sulle profondità degli abissi umani.