Era la tarda mattinata del 6 marzo 2003 quando, a un mese dalla morte del fratello Gianni e appena nominato presidente di Fiat al posto di Paolo Fresco, Umberto Agnelli si presentò al Salone dell'auto di Ginevra e, osservando uno dei modelli esposti sullo stand torinese, ne sottolineò «il colore triste» (una tonalità di verde), come a rimarcare l'esigenza, da parte del gruppo, di ritrovare lo smalto dei tempi migliori. «Ma ce la faremo», aggiunse poco dopo, passeggiando tra le novità in vetrina. Quella fu una delle ultime volte che Agnelli apparve in pubblico e il suo ultimo Salone dell'auto, «il primo a cui partecipo dopo 40 anni». Il trentaseiesimo podcast di Ritratti è dedicato a lui, a Umberto Agnelli , il “dottore” come lo chiamano nel quartier generale di Ifi e Ifil di Corso Matteotti, e alla sua storia. Buon ascolto.
Imprenditore, editore e produttore cinematografico, inizia la sua carriera come tipografo e stampatore. L'impegno nel mondo del cinema lo porta a finanziare un film che susciterà un coro di proteste ma che poi incasserà un enorme successo al botteghino e un premio Oscar: La dolce vita di Fellini.
E’ una delle donne più potenti non solo della Silicon Valley ma del mondo tech. Di certo è stata una delle prime manager a far volare la nuvola, i servizi del cloud computing che sono diventati fondamentali per la nostra vita digitale.
Banchiere, economista e consulente del Vaticano, protagonista della finanza italiana per diversi decenni, docente universitario e personaggio di spicco del mondo politico. Questo podcast di Ritratti è dedicato a lui e alla sua storia.
Nonostante la storia dello champagne sia pervasa da uomini, illustri, nessuno ha avuto il ruolo di madame Ponsardin, vedova Cliquot. Se oggi possiamo amare questo vino lo dobbiamo dunque, soprattutto, a una donna.