Ritratti | Makiko Ono e la sfida al soffitto di cristallo giapponese

Il termine utopia è la maniera più comoda per liquidare quello che non si ha voglia, capacità, o coraggio di fare. Un sogno sembra un sogno fino a quando non si comincia da qualche parte, solo allora diventa un proposito, cioè qualcosa di infinitamente più grande. Parto da questa citazione di Adriano Olivetti perché è stato forse il primo, più grande, rivoluzionario d’impresa italiano. In questo podcast abbiamo provato a disegnare i ritratti di altri uomini e donne, viventi e non, che hanno lasciato il segno sulle pagine delle storia economica di questo Paese. Alcuni esprimendo un potere di lunga durata, altri portando la direzione di un intero settore produttivo verso la modernità. Quasi tutti hanno avuto grandi maestri ma pochissimi allievi. Una generazione senza eredi, solisti spesso irripetibili. Hanno vissuto da dentro il succedersi dei principali fatti dell’industria e lo sviluppo delle tecnologie più avanzate che hanno caratterizzato la vita economica e sociale dell’Italia. Hanno gestito i successi e i grandi passi avanti compiuti ma hanno anche conosciuto le conseguenze della nostra debolezza strutturale in aree strategiche. Ritratti racconta le storie di personaggi visionari capaci di fare, di realizzare strategie, di convincere sé stessi prima degli altri, di giocarsi la scena per un’idea, di preoccuparsi del dopo e non del prima. Imprenditori, manager, banchieri. Italiani e italiane che, impiegando capitali propri o gestendo capitali pubblici, con metodi, risultati e principi diversi, hanno costruito nei quasi 80 anni della Repubblica un sistema industriale, che pur tra alti e bassi ha collocato l’Italia tra i dieci Paesi più ricchi del mondo. Perché se l’economia è il motore della storia, l’uomo è il motore di entrambe.

«Piccole ma creative e crediamo nei negozi»
Capolavori del brand Almala, realizzati da Maria Vittoria Pasotti (nel riquadro in basso a sinistra)
Una delle fondatrici del brand Almala: «Siamo un’impresa totalmente femminile e made in Italy, che è un valore aggiunto. Al Web non diciamo no ma preferiamo vendere negli store fisici. Mercato senza regole, dalla Cina arriva di tutto. I nostri artigiani? I migliori».
Bomba Cheney: «Voterò Kamala» L’ex «torturatore» imbarazza i dem
Dick Cheney è stato vicepresidente degli Stati Uniti dal 2001 al 2009 sotto la presidenza Bush (Getty)
Kamala Harris si è detta «orgogliosa» dell’endorsement dell’anziano repubblicano. Eppure i leader dell’Asinello l’hanno sempre accusato di essere dietro al «sistema» Guantanamo. E può essere un boomerang a sinistra.
La crisi va dal tessile alla siderurgia: sono 32 i tavoli aperti al ministero
Linea di produzione di un impianto siderurgico (Imagoeconomica)
Mesi decisivi per numerosi dossier come ex Ilva, La Perla, Candy Haier e Conbipel.
Gli Agnelli affossano anche i trattori italiani
John Elkann, erede della dinastia torinese degli Agnelli (Getty)
Cnh in difficoltà: nello stabilimento di Jesi 127 persone hanno accettato l’uscita incentivata, ma a settembre la produzione si fermerà per dieci giorni. Per salvare l’automotive, Adolfo Urso chiede di anticipare dal 2026 al 2025 la revisione dello stop Ue ai motori termici.
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