Ritratti | Le imprese del capitano Colaninno, dai telefoni alla Vespa.

Il termine utopia è la maniera più comoda per liquidare quello che non si ha voglia, capacità, o coraggio di fare. Un sogno sembra un sogno fino a quando non si comincia da qualche parte, solo allora diventa un proposito, cioè qualcosa di infinitamente più grande. Parto da questa citazione di Adriano Olivetti perché è stato forse il primo, più grande, rivoluzionario d’impresa italiano. In questo podcast abbiamo provato a disegnare i ritratti di altri uomini e donne, viventi e non, che hanno lasciato il segno sulle pagine delle storia economica di questo Paese. Alcuni esprimendo un potere di lunga durata, altri portando la direzione di un intero settore produttivo verso la modernità. Quasi tutti hanno avuto grandi maestri ma pochissimi allievi. Una generazione senza eredi, solisti spesso irripetibili. Hanno vissuto da dentro il succedersi dei principali fatti dell’industria e lo sviluppo delle tecnologie più avanzate che hanno caratterizzato la vita economica e sociale dell’Italia. Hanno gestito i successi e i grandi passi avanti compiuti ma hanno anche conosciuto le conseguenze della nostra debolezza strutturale in aree strategiche. Ritratti racconta le storie di personaggi visionari capaci di fare, di realizzare strategie, di convincere sé stessi prima degli altri, di giocarsi la scena per un’idea, di preoccuparsi del dopo e non del prima. Imprenditori, manager, banchieri. Italiani e italiane che, impiegando capitali propri o gestendo capitali pubblici, con metodi, risultati e principi diversi, hanno costruito nei quasi 80 anni della Repubblica un sistema industriale, che pur tra alti e bassi ha collocato l’Italia tra i dieci Paesi più ricchi del mondo. Perché se l’economia è il motore della storia, l’uomo è il motore di entrambe.

Franco Arminio: «Rimettiamo Dio al centro o andremo incontro alla bancarotta interiore»
Franco Arminio (Ansa)
Il poeta: «Nei centri commerciali vedo solo gente infelice. Il Natale può essere l’occasione per mostrare le proprie ferite, basta fingere perfezione».
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Nel testo unico della Regione Toscana che limita le locazioni dei privati è previsto che gli hotel possano aumentare la capacità ricettiva con le abitazioni civili. Per i sindaci è più facile danneggiare una parte che cercare soluzioni su sfratti e studentati fuori città.
Stadio in estasi al gol di Mussolini. La sinistra crocifigge la Juve Stabia
Floriani Mussolini (Ansa)
Il pronipote del Duce sigla la rete della vittoria contro il Cesena e proietta i campani al quarto posto in Serie B. Dagli spalti scandiscono (come è normale) il cognome del ragazzo, ma per i progressisti è rigurgito fascista.
Anche la Nato si sta stancando di Zelensky
Volodymyr Zelensky (Ansa)
Mark Rutte bacchetta il leader ucraino: «Deve smetterla di criticare Olaf Scholz». Victor Orbán: «Con Trump il vento è cambiato, l’Ue ha perso il conflitto». Mosca frena su un vis-à-vis Putin-Donald: «Non è in programma, ma diversi Paesi si sono offerti di ospitarlo».
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