Quarant’anni fa la prima nascita da fecondazione artificiale: una data da festeggiare?

Quarant’anni fa la prima nascita da fecondazione artificiale: una data da festeggiare?
Era il 25 luglio 1978 quando all'Oldham General Hospital di Manchester nacque Louise Brown, la prima «figlia» della Fivet (fecondazione in vitro con embryo tranfer) a vedere la luce. Nelle ultime ore i media stanno celebrando questo quarantesimo compleanno come anniversario non tanto di una nascita, quanto di un successo della scienza. Eppure, ci chiediamo: davvero è un «successo» da celebrare, un trionfo della tecnica sulla vita umana tale da elevare la medesima tecnica a origine della vita?
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Basilicata, 16 dicembre 1857: il terremoto visto dalla letteratura e dalla scienza
Le rovine di Montemurro dopo il terremoto del 16 dicembre 1857

Charles Dickens raccolse la testimonianza di un volontario inglese che aiutò la popolazione della Val d'Agri, regalando uno spaccato crudo della società al tramonto dell'era borbonica. L'evento fu studiato dalla nascente sismologia e fissato per sempre dai pionieri della fotografia.

Gabriele Pennisi: «Unicità e storia: così conquistiamo i vip»
Madonna e Naomi Campbell indossano due creazioni Pennisi. Nel riquadro, Gabriele Pennisi
Il patron della nota gioielleria milanese che ha come clienti Madonna e Rihanna: «I nostri prodotti sono tutti diversi, impossibile trovarne uno uguale a una festa. Chi ci porta i tesori di famiglia trova discrezione e pagamento immediato: ecco perché ci scelgono».
  • Il gruppo, che ha già 30 collegamenti con l’estero, investirà 16,5 miliardi fino al 2028. Già autorizzato il progetto Sardegna-Corsica-Toscana. In corso l’iter per raddoppiare il cavo sottomarino con la Grecia.
  • L'elettrodotto Elmed, che unirà Italia e Tunisia, si inserisce nel Piano Mattei: l’obiettivo è diventare l’hub del Mediterraneo. L’infrastruttura ha ricevuto fondi pure da Ue, Bei e Banca mondiale.

Lo speciale contiene due articoli.

La Santa Sede riesuma il Giubileo gay
(IStock)
Il pellegrinaggio Lgbt era stato prima inserito nel programma e poi rimosso. Ieri, l’ufficio stampa vaticano ha precisato: «Servono altre informazioni, poi lo rimetteremo».
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