Quando lo stupro è un’arma di guerra

Quando lo stupro è un’arma di guerra
(Photo by Vuk Valcic/SOPA Images/LightRocket via Getty Images)
  • Le donne sono le prime vittime dei conflitti. Ma da qualche tempo la violenza sessuale è diventata parte di una strategia per fiaccare i nemici nel morale. Come accadde proprio un anno fa in Israele.
  • Quando le sopraffazioni avvengono in certi contesti geopolitici, movimenti come il #MeToo non fiatano. Forse non tutte le vittime sono uguali? Così si perde credibilità.
  • Parla la senatrice di Fdi Susanna Campione che ha presentato un ddl sul tema: «Potremo perseguire i criminali quando entreranno da noi, dovunque abbiano commesso le loro atrocità»

Lo speciale contiene tre articoli.

Grillo sfida Conte: «Voto falsato, da rifare»
Giuseppe Conte e Beppe Grillo (Ansa)
Dopo l’assemblea che ha cancellato la figura del garante, il fondatore è pronto alla guerra legale contro l’avvocato: consultazione da ripetere anche per il ruolo svolto da Crimi allo spoglio. Toninelli: il comico è il proprietario del nome e farà valere le sue ragioni.
Milano si fa banlieue: rabbia straniera per il magrebino (rapinatore) morto
Milano, danneggiamenti al Corvetto dopo le proteste seguite alla morte di Ramy Elgaml (Ansa)
Disordini dopo il decesso di un giovane: fuggiva dai carabinieri dopo un furto.
Secondo un sondaggio, solo il 31,2% degli intervistati ha fiducia nella magistratura. Il 45,5% pensa che le toghe facciano politica.
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