Posti a rischio, 183 crisi, 300.000 persone in bilico. E nessuno che se ne occupi davvero...

Ballano circa 300.000 posti di lavoro, più della popolazione del Comune di Verona. Tanti sono i dipendenti le cui aziende sono impegnate nei 183 tavoli di crisi. I settori? L'elettronica, il siderurgico, i call center, ma anche l'intimo: viaggio nelle vertenze più importanti che cercano una risoluzione con il nuovo governo. Una grana in più nelle difficoltà dell'esecutivo Conte bis.

Lo speciale contiene un articolo più sei approfondimenti sui principali tavoli di crisi.

«Blauer fa affari con prezzi rispettosi di questo periodo»
Enzo Fusco @enzofusco.com
Il presidente di Fgf industry: «Puntiamo su nuovi negozi e sull’estero. Niente outlet per tutelare le boutique».
Nel caso di stoccaggi vuoti alla fine di questo inverno, il mercato estivo sarà thriller. Il pizzino del futuro presidente Usa: «L’Ue compri il nostro Gnl se non vuole i dazi».
«Gli adolescenti violenti non vanno trattati come bimbi da proteggere»
Milo Infante (Ansa)
Il conduttore di «Ore 14» conosce bene la cronaca: «I giovani di adesso sono diventati molto più crudeli». Sul rapporto con la politica: «Dalla destra non ho ricevuto promozioni né vantaggi di tipo economico».
Agea risanata dopo sprechi faraonici. Ma il Pd va all’attacco
Francesco Lollobrigida (Ansa)
L’Italia nel 2021 perse 2,8 miliardi di fondi Ue. Ora i conti dell’ente sono in attivo e i dem strillano. Fabio Vitale: «Ho trovato solo macerie».
Le Firme

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