The Donald vince perché dice no alle guerre e alla cancel culture

The Donald vince perché dice no alle guerre e alla cancel culture
Donald Trump (Getty Images)
L’America profonda fatta di classe media e operai incorona ancora una volta il tycoon. I progressisti sono già pronti ad accusare gli elettori di razzismo senza rendersi conto che vogliono solo un Paese normale.
Approvato il nuovo codice: patente sospesa e poi ritirata a chi è drogato. Obbligo di «alcolock» se il tasso alcolemico è elevato.
Quando i fascisti visitavano l’Urss (e scrivevano cronache oneste)
Nel riquadro la copertina del libro «Fascisti nel paese dei soviet» di Pier Luigi Bassignana (Getty Images)

Negli anni Venti, diversi italiani si trovarono a viaggiare in Unione sovietica. Nei loro resoconti emerge la critica verso il modello comunista, ma anche una sincera curiosità verso quel mondo.

Ultimo brivido prima dell’ok a Ribera e Fitto
Raffaele Fitto (Imagoeconomica)
Ppe, S&D e liberali a un passo dall’intesa sul ministro di Fdi nell’Ursula bis. Stallo tra popolari e socialisti sulla candidata. Deleghe ridotte al magiaro Olivér Várhelyi dopo la cautela sull’aborto. Il 27 il voto in Aula. Verdi e sinistra francese si sfilano, aprendo le porte all’Ecr.
Intanto Putin aspetta Trump per la tregua
Vladimir Putin (Ansa)
Funzionari assicurano: lo zar pronto a discutere il cessate il fuoco. Gioco delle parti con Dmitry Peskov, che fa il duro.
Le Firme

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