Il capodanno cinese si celebra alla seconda luna nuova dopo il solstizio d'inverno. Questa festa segna la fine dell'inverno e l'inizio della primavera. Secondo lo zodiaco orientale, il 2022 è l'anno della tigre. Simbolo di forza, rinascita, sarà un anno pieno di opportunità che arriveranno nei momenti più inaspettati.
L'anno del topo (2020) è stato quello della sopravvivenza, l'anno del bue (2021) invece ha rappresentato il raggiungimento della consapevolezza di vivere in una nuova realtà. Quest'anno, secondo l'oroscopo cinese, è l'anno della tigre. Dodici mesi, che inizieranno con il capodanno lunare il 1 febbraio, incentrati sui grandi cambiamenti. Secondo i tratti del simbolo cinese, questo sarà un anno di rischio e di avventura. Un anno in cui ritroveremo l'entusiasmo, sia per noi stessi che per gli altri, in cui la generosità arriverà ai massimi storici e il progresso sociale sembrerà di nuovo possibile.
Lo zodiaco cinese risale alla dinastia Qin più di 2000 anni fa ed è radicato in un sistema di zoolatria (o culto degli animali). Secondo la leggenda, l'imperatore di Giada sfidò tutti gli animali del regno ad una «Grande Gara». Chi fosse arrivato per primo al suo palazzo avrebbe vinto il suo favore. La tigre era sicura di avere la gara in pugno, ma finì per piazzarsi al terzo posto dopo che l'astuto topo e il bue lo precedettero. I nati sotto il segno della tigre sono persone estremamente competitive, conosciute per il loro coraggio e la loro ambizione. Le tigri sono ambiziose, ma sono anche estremamente generose, con una spinta ad aiutare gli altri. Le tigri vogliono vincere, ma sono anche sempre alla ricerca della giustizia. E per questo motivo, il 2022, secondo gli esperti dello zodiaco orientale sarà l'anno in cui tutto il mondo ricomincerà a correre, trainato dalla forza della tigre.
Tra le curiosità legate alla simbologia orientale c'è quella che lega lo zodiaco cinese ai cinque elementi. Il 2022 non è quindi solo l'anno della tigre, ma è più precisamente l'anno della tigre d'acqua. Un evento eccezionale che cade una volta ogni 60 anni. Gli anni dell'acqua fanno emergere le emozioni più di qualsiasi altro elemento ma presentano risvolti inaspettati. Le tigri d'acqua sono orientate alla famiglia e hanno meravigliose relazioni interpersonali. Anche se sono estremamente motivati e possono essere sfacciati, il loro obiettivo è sempre quello di fare ciò che è meglio per tutti, non solo per se stessi.
La celebrazione di questa ricorrenza non è più legata solo alle tradizioni orientali. Sono ormai molteplici i brand che scelgono di festeggiare l'ingresso in un nuovo anno lunare con collezioni e prodotti customizzati a tema. Ma sono tante anche le tradizioni che, nel corso degli anni, abbiamo accolto come fossero nostre. Ma come si festeggia? Iniziamo col dire che le celebrazioni per il capodanno cinese durano in media 15 giorni. La tradizione vuole che inizi con una radicale pulizia della casa per allontanare la cattiva sorte e propiziare il nuovo inizio. Tra le usanze importate anche nel nostro Paese c'è quella dello scambiarsi piccole buste rosse con messaggi di fortuna. In Cina, all'interno delle buste vi è denaro. Il numero delle monete o delle banconote deve essere pari ma con un'eccezione: il 4 è vietato. Così come i numeri dispari, infatti, si associano rispettivamente a funerali e morte.
Ma perché il rosso? Le lanterne e le buste sono solo alcuni dei dettagli vermigli utilizzati per celebrare il nuovo anno lunare. Il motivo è semplice. Al capodanno cinese è legata un'altra leggenda. In un tempo lontano, in Cina (negli abissi marini o in montagna) viveva il mostro Nian, una creatura che una volta all’anno usciva dal suo nascondiglio alla caccia di umani e soprattutto di bambini. La leggenda narra che il crudele mostro avesse solo due punti deboli: il rosso e i rumori forti. Come di spari. Per questo, il vermiglio è diventato il colore simbolo del capodanno cinese e durante le celebrazioni sono previste sfilate rumorose e lo scoppiettio di petardi.
Anche in Italia si festeggerà il capodanno cinese. Dove? In città come Milano, Roma e Prato (dove risiede la più grande comunità cinese d'Italia). A causa delle restrizioni Covid, la grande parata con il dragone al momento non è ancora stata annunciata ma le Chinatown di queste città hanno già iniziato a dipingersi di rosso e lanterne.