iStock
Il navigatore lo portò in dono ai re di Spagna, esaltandone i poteri medicamentosi. Il gesuita José de Acosta accusò la spezia di suscitare «insani propositi». Gabriele D'Annunzio lo adorava e gli dedicò una poesia, Aldo Fabrizi lo riteneva indispensabile per fare la pastasciutta.