Parole Testarde | Roger Scruton contro Greta Thunberg

Prima delle aggressioni alle opere d’arte; prima della vernice lavabile che non si lava; prima delle figurine esibite nei consessi internazionali per gridare «Come osate?» ai grandi del mondo: prima di tutto questo, qualcuno aveva messo in dubbio l’inevitabilità del legame tra il progressismo e l’ambientalismo. Peggio ancora: aveva teorizzato in modo decisamente convincente che una vera antropologia attenta all’ecologia sorgesse più naturalmente in un alveo conservatore. Sir Roger Scruton (1944-2020) pensava infatti che la mentalità conservatrice, intesa come cultura che dà il massimo valore alla trasmissione della tradizione tra le generazioni, fosse positivamente incline ad accogliere le istanze di... conservazione e tutela dell’ambiente.

In un notevole saggio dal titolo Essere conservatori, Scruton scrive infatti: «La verità nell’ambientalismo rimanda alla ragionevolezza del conservatorismo e al bisogno di includere l’ambiente come obiettivo nella politica conservatrice». Un testo profetico, sia come deposito di ragionevolezza di obiettivi rispetto a tante, recenti e violente rivendicazioni; sia, soprattutto, come indicazione di metodo politico. Le strutture sovranazionali impositive, i piani pluriennali «green» da esse indicati su auto, case, industrie, gli obiettivi globali inscalfibili, i toni apocalitticamente moralizzanti, sono la strada più sensata e percorribile? Con anni di anticipo, Scruton risponde negativamente e senza indifferente egoismo. Una lezione.

Usa e Russia trattano su Kiev e Mar Nero e tengono la Turchia fuori da tutti gli affari
Donald Trump (Ansa)
  • Lunedì a Riad (non più a Gedda) si parlerà di sicurezza e grano, temi cari ad Ankara. Crimea contesa.
  • Pressing americano su Teheran: intesa sul nucleare entro due mesi. L’obiettivo è coinvolgere il Cremlino nei negoziati in cambio di un ammorbidimento su Zelensky.

Lo speciale contiene due articoli.

Dazi e riarmo: Lagarde ferma i tagli ai tassi
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Il presidente della Bce spaventa i mercati. Tra tariffe e piano sulla Difesa l’inflazione può salire di mezzo punto, politica monetaria in evoluzione. Francoforte spinge sull’euro digitale per contrastare le criptovalute Usa. L’Ue rinvia a metà aprile i contro-balzelli.
Tronchetti Provera: «Serve l’ombrello Usa per difendere Kiev»
Marco Tronchetti Provera (Imagoeconomica)
Il vicepresidente esecutivo di Pirelli: «Non possiamo essere al fianco dell’Ucraina privi della capacità di deterrenza di Washington. Quello che possiamo fare, per non essere subalterni, è sederci al tavolo forti dei nostri valori non negoziabili e trattare con Trump».
Davvero la destra non sa fare di più?
Carlo Conti al Festival di Sanremo 2025 (Ansa)
Non lamentiamoci dei comizi di Robertaccio: si costruiscano alternative di qualità. Non ci si può accontentare della corsa alle poltrone e di un Sanremo spoliticizzato.
Le Firme

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