Parole Testarde | Ratatouille rosicchia la dittatura dei like

In pochi periodi della storia siamo stati così sollecitati a emettere sentenze: rapide, continue, feroci, ultimative eppure anche rivedibili e contraddittorie. Il grande mercato dei social prospera sul prodotto che siamo noi, con le nostre preferenze, le nostre idiosincrasie, i nostri pilotati pollici e cuoricini sparsi a piene mani ogni minuto e ogni notifica. Ma questa continua esibizione di pareri, tanto volatili quanto condivisi e funzionali a un mercato, cos’hanno a che fare con l’esperienza e il giudizio? A rispondere ci aiuta un topo, o meglio un grande cartone animato della Pixar che ha come coprotagonista un roditore: Ratatouille (2007). La trama non c’entra nulla con Facebook & C, anche solo per ragioni cronologiche. Eppure nella seconda parte del racconto fa la sua comparsa un personaggio straordinario: il critico gastronomico Anton Ego. Questi si vede costretto a rimettere in discussione una sua vecchia stroncatura del ristorante dove - sotto mentite spoglie - il topolino è diventato un grande chef, capace da solo di risollevare la nomea del locale. E quando gusta il piatto che dà il nome al cartone, Ego torna bambino per riscoprire il cuore di ogni possibile, vero giudizio: un’esperienza che «scuote le fondamenta stesse dell’essere» e della vita. Perché, come dice il critico, «anche l’opera più mediocre ha molta più anima del nostro giudizio che la definisce tale». Ma solo poca più anima del prossimo like, che lascerete a questa serie di podcast.

Crescono margini e ricavi di Bf. Cedola su del 73%
Federico Vecchioni, amministratore delegato di Bf (Imagoeconomica)
Bilancio approvato: fatturato a 1,5 miliardi. Proposto dividendo di 0,076 euro ad azione.
eni
Claudio Descalzi, ad di Eni (Ansa)
Migliora il rapporto patrimonio-debito. Chiusi importanti accordi con il Regno Unito. Maxi scoperta in Namibia.
La storia di Alessandro Proto in un documentario su Sky
Alessandro Proto (Ansa)

In onda su Sky Crime alle 22.55 di lunedì 28 aprile, il docufilm, attraverso testimonianze, materiali d’archivio e ricostruzioni, prova a svelare i meccanismi che hanno sostanziato la rete di inganni dell'imprenditore.

«L’allarmismo sul clima è soltanto una truffa. Con il green moriamo»
William Happer, professore emerito di fisica a Princeton (Getty Images)
Il fisico William Happer: «Un suicidio spendere soldi per uscire dai combustibili fossili, che fanno bene all’umanità. Certa scienza fa politica, spero in Trump».
Le Firme

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