In pochi periodi della storia siamo stati così sollecitati a emettere sentenze: rapide, continue, feroci, ultimative eppure anche rivedibili e contraddittorie. Il grande mercato dei social prospera sul prodotto che siamo noi, con le nostre preferenze, le nostre idiosincrasie, i nostri pilotati pollici e cuoricini sparsi a piene mani ogni minuto e ogni notifica. Ma questa continua esibizione di pareri, tanto volatili quanto condivisi e funzionali a un mercato, cos’hanno a che fare con l’esperienza e il giudizio? A rispondere ci aiuta un topo, o meglio un grande cartone animato della Pixar che ha come coprotagonista un roditore: Ratatouille (2007). La trama non c’entra nulla con Facebook & C, anche solo per ragioni cronologiche. Eppure nella seconda parte del racconto fa la sua comparsa un personaggio straordinario: il critico gastronomico Anton Ego. Questi si vede costretto a rimettere in discussione una sua vecchia stroncatura del ristorante dove - sotto mentite spoglie - il topolino è diventato un grande chef, capace da solo di risollevare la nomea del locale. E quando gusta il piatto che dà il nome al cartone, Ego torna bambino per riscoprire il cuore di ogni possibile, vero giudizio: un’esperienza che «scuote le fondamenta stesse dell’essere» e della vita. Perché, come dice il critico, «anche l’opera più mediocre ha molta più anima del nostro giudizio che la definisce tale». Ma solo poca più anima del prossimo like, che lascerete a questa serie di podcast.
Ecco #EdicolaVerità, la rassegna stampa podcast del 21 novembre con Camilla Conti
L'Università di Salerno, sede del congresso dei Costituzionalisti. Nel riquadro, Anna Mastromarino
Al congresso dell’Associazione dei costituzionalisti, la docente (già candidata col Pd) Anna Mastromarino teorizza la bontà della «cancel culture» e la necessità di superare sia lo Stato-nazione sia il consenso come legittimazione delle scelte politiche.
La casa cantoniera occupata dagli anarchici a Oulx, in Val di Susa, poi sgomberata nel 2021 (Ansa/Carabinieri)
Per la Corte d’Appello di Torino, offrire rifugio ai migranti in attesa di aiutarli a superare illegalmente il confine con la Francia si configura come «stato di necessità»: confermato il verdetto del primo grado.
Elly Schlein (Imagoeconomica)
Venuta meno l’arma del referendum sull’Autonomia, la Schlein ha cavalcato lo sciopero dei medici per aizzare le piazze. Peccato che in un decennio sia stata la sinistra a ridurre gli investimenti di 37 miliardi e gli organici di ben 25.000 operatori.