Dopo gli esordi da incendiario, il fondatore del M5s picchia i giornalisti come un puro membro della casta. E si becca pure il cazziatone di Paolo Del Debbio: «Sei un poveretto».
Il centrodestra, premier in testa, esulta. Elly Schlein rosica: «Gli daremo ancora battaglia».
Matteo Salvini (Ansa)
Respinte le accuse di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio: il fatto non sussiste. Applausi in aula. Il leader del Carroccio: «Ha vinto l’Italia. Difendere la Patria non è reato». La Ong: «Valutiamo ricorso».
Esito scontato di un processo che non doveva esistere: tempo e soldi buttati solo per la vendetta meschina di Giuseppe Conte.