L'eccellenza ha sullo sfondo l'eccellenza. Enit ha presentato oggi i numeri del turismo italiano del 2024 durante la Bit – Borsa Internazionale del Turismo, uno degli eventi più rilevanti del settore turistico con oltre 1.000 espositori, 64 Paesi rappresentati e centinaia di buyer internazionali.
D'altronde, per quanto riguarda i congressi e gli eventi, l'Italia è il Paese leader dell'Unione Europea e, nel mondo, secondo soltanto agli Stati Uniti.
Gli occhi dei migliori addetti ai lavori erano rivolti quest'oggi all'eccellenza turistica italiana, una realtà immortalata dai numeri di Enit, l'Agenzia Nazionale del Turismo.
In primo piano spiccano i 235 milioni di utenti stranieri (+3,7% rispetto all'anno precedente) che nel 2024 hanno scelto il Belpaese soprattutto come luogo di vacanza. Questo esercito, a sua volta, ha versato nelle casse del settore 28,7 miliardi di euro (su 48,8 miliardi totali), una cifra superiore dell'8,5% rispetto al 2023. Nel quadro hanno influito in misura minore i viaggi di lavoro (13,7%), le visite a parenti e amici (12,7%) e i viaggi per lo studio (3%).
Complessivamente, questo giro d'affari ha inciso sul Pil per il 10,8%, generando il 13% di occupazione e contenendo ancora margini di crescita. Enit prevede, infatti, che si potrà arrivare entro il 2034 al 12,6% del Pil e a un contributo occupazionale del 15,7%.
Le ricadute più immediate avvengono invece sul settore dei trasporti. Nel 2024 gli aeroporti italiani hanno registrato 218,4 milioni di passeggeri, in aumento dell'11% rispetto al 2023. Di questi, 145,8 milioni provengono dall'estero, di cui 99 milioni dall'Unione Europea. Come prevedibile, Roma Fiumicino e Milano Malpensa hanno dominato il traffico aereo attirando il 22,4% e il 13,2% dei passeggeri totali. Completa il podio Bergamo con il suo giro di utenza dell'8%.
Nell'immediato i numeri testimoniano incrementi di rilievo. Proiettati su un più lungo periodo, anticipano il vero slancio del prossimo biennio segnato dal Giubileo e dalle Olimpiadi Milano-Cortina. Come ha spiegato Ivana Jelinic, amministratore delegato di Enit, «Abbiamo iniziato a pregustare l’effetto Giubileo già nell’ultima parte del 2024. Questo evento rappresenterà il fil rouge del 2025. Come Enit siamo consapevoli che questa manifestazione, con la sua portata internazionale, è un’imperdibile occasione di visibilità turistica non solo per la Capitale ma per tutto il territorio».
D'altronde, la forza dello Stivale risiede proprio nel territorio, nel suo tessuto di piccole cittadine, nella sua dimensione strapaesana, non solo in ambito turistico. Come ha anche sottolineato Jelinic, «I flussi turistici confermano che l’Italia ha un potenziale immenso e che possiamo crescere ancora molto. Promuovendo le nostre eccellenze, tra cui anche le mete alternative alle grandi città, possiamo contribuire ad accrescere questo trend, fornendo un contributo decisivo allo sviluppo economico e culturale del Paese».