«Ritorsione». «No, dialogo». Davanti alla minaccia dei dazi tutti i Paesi in ordine sparso

«Ritorsione». «No, dialogo». Davanti alla minaccia dei dazi tutti i Paesi in ordine sparso
Ursula von der Leyen (Ansa)
Ursula von der Leyen prova a mediare, ma ognuno va per conto suo. Pure la Bce si spacca, con Olli Rehn più oltranzista di Christine Lagarde. Parigi chiede lo scontro, Viktor Orbán attacca Bruxelles.
Il «Corriere» scopre le élite e si accorge di essere stato sempre dalla parte sbagliata
Ernesto Galli della Loggia (Imagoeconomica)
Per Galli della Loggia, intellettuali e media hanno appoggiato ogni abiura dei valori, ignorando le opinioni del popolo. Bravo, ora lo spieghi al quotidiano per cui scrive.
Dietro i sorrisi tra Londra e Parigi c’è la sfida per controllare l’Europa
Emmanuel Macron e Keir Starmer (Ansa)
  • Infaticabile attivismo dei leader, con Starmer che si dà il merito per il riavvicinamento Usa-Kiev e Macron che prova a inserirsi nella partita sull’intelligence tra i «Five eyes». Obiettivo: sostituire l’America nel continente.
  • L’esecutivo laburista decide di ridurre gli aiuti internazionali di 6 miliardi di sterline: il denaro verrà dirottato sugli armamenti. Le spese militari saliranno al 2,5% del Pil.

Lo speciale contiene due articoli.

Bruxelles sfida gli Usa nella battaglia dei dazi
Ansa
  • La Von der Leyen replica alle imposte doganali su acciaio e alluminio con contromisure da 26 miliardi per colpire barche, bourbon e Harley Davidson, ma anche pollame, manzo, uova, latticini e zucchero. Gli States pronti a reagire a loro volta. Londra invece tratta.
  • L’ex ministro dell’Economia, Giovanni Tria: «Da Ue e Parigi smanie di protagonismo, l’Italia è lucida».

Lo speciale contiene due articoli.

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