
Nicola Zingaretti (Ansa)
L'intermediario tra la Regione Lazio e una delle società dello scandalo è un imprenditore imputato. Secondo la procura antimafia, i soci dell'azienda avrebbero rapporti con la criminalità organizzata.
Con l'ordinanza n.1254 del 18 gennaio di quest'anno e richiamando la sentenza n.11197 pubblicata il 27 aprile del 2023, la Corte di Cassazione ha stabilito che le conversazioni su Whatsapp possono essere utilizzate come prova nei procedimenti civili, compresi quelli tributari, purché siano comprovabili la provenienza e l'autenticità.