Altro che ridurre gli orari: supermercati aperti sempre

Altro che  ridurre gli orari: supermercati aperti sempre
Marco Cremascoli

Caos nel carrello. Con l'ennesima fuga pilotata di notizie il governo ha combinato un altro gran pasticcio. È bastato far circolare l'ipotesi di un possibile provvedimento di chiusura anticipata dei supermercati a scatenare ieri lunghe code ai negozi, soprattutto in Lombardia. Proprio quegli assembramenti, che per quanto ordinati, sono il rischio principale di propagazione del virus. Poi, nel pomeriggio un'altra «soffiata» dei geni del caos. Prima ancora di emanare a ridosso del weekend l'ennesimo decreto su una nuova stretta agli spostamenti, ecco che le solite «fonti di Palazzo Chigi» hanno fatto filtrare alle agenzie di stampa che super, ipermercati e i negozi di generi alimentari resteranno aperti durante il fine settimana.

Poi, in serata, la beffa: con un'ordinanza del ministero della Salute sono state emanate le nuove misure urgenti di contenimento in vigore da oggi fino al 25 marzo: vietato l'accesso a parchi, ville, giardini pubblici e aree gioco; consentito svolgere individualmente attività motoria ma solo in prossimità della propria abitazione e a distanza di un metro da altre persone; vietato lo spostamento verso le seconde case anche quelle usate per vacanza. Infine, verranno chiusi «gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande all'interno di stazioni, nelle aree di servizio e rifornimento carburante, con esclusione degli autogrill in autostrada, che potranno vendere solo cibo da asporto. Restano invece aperti quelli siti in ospedali e aeroporti». Nessun riferimento, dunque ai supermercati. Anche se l'ordinanza sarà valida solo fino al 25 marzo, dando così il tempo a Palazzo Chigi di emanare un decreto ad hoc.

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