iStock
Luca Palamara è stato radiato dall'ordine giudiziario e non potrà mai più indossare la toga. Il Consiglio superiore della magistratura lo ha infatti ritenuto colpevole di aver tramato per condizionare lo stesso Csm. In pratica, la «sentenza» lo riconosce responsabile di aver indirizzato le carriere dei colleghi e deciso, in combutta con esponenti politici, i capi di Tribunali e Procure. Così l'ex presidente dell'Associazione nazionale magistrati, ex componente del Csm ed ex capo di una delle correnti più importanti dei giudici, è ripudiato dai suoi stessi colleghi. Come si è arrivati a tutto ciò, a un caso più unico che raro di censura con il massimo della sanzione di una delle toghe più note e potenti d'Italia?