Dietro i sorrisi tra Londra e Parigi c’è la sfida per controllare l’Europa

Dietro i sorrisi tra Londra e Parigi c’è la sfida per controllare l’Europa
Emmanuel Macron e Keir Starmer (Ansa)
  • Infaticabile attivismo dei leader, con Starmer che si dà il merito per il riavvicinamento Usa-Kiev e Macron che prova a inserirsi nella partita sull’intelligence tra i «Five eyes». Obiettivo: sostituire l’America nel continente.
  • L’esecutivo laburista decide di ridurre gli aiuti internazionali di 6 miliardi di sterline: il denaro verrà dirottato sugli armamenti. Le spese militari saliranno al 2,5% del Pil.

Lo speciale contiene due articoli.

Dalla cattedra cinese Prodi ci indottrina: l’unica via alternativa agli Usa è Pechino
Romano Prodi (Getty Images)
Di ritorno dall’Oriente, l’ex premier usa il giornale degli Agnelli per lanciare messaggi sulla tecnologia (dopo il caso Starlink).
L’Europarlamento approva il riarmo. I dem però si dividono: metà partito (10 contro 11) non segue la linea del capo sull’astensione. E qualcuno parla di Congresso. Nel centrodestra ok di Fdi e Fi, Lega contraria.
Asse Italia-Spagna: no alle truppe al fronte
Giorgia Meloni (Ansa)
Il governo ribadisce la contrarietà assoluta all’invio di soldati, linea sostenuta ieri anche dal ministro degli Esteri di Madrid. La Meloni pensa di disertare il vertice di sabato tra i Paesi «volonterosi». E Fdi a Strasburgo non vota la mozione anti Usa.
Il «Corriere» scopre le élite e si accorge di essere stato sempre dalla parte sbagliata
Ernesto Galli della Loggia (Imagoeconomica)
Per Galli della Loggia, intellettuali e media hanno appoggiato ogni abiura dei valori, ignorando le opinioni del popolo. Bravo, ora lo spieghi al quotidiano per cui scrive.
Le Firme

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