Ansa
Dopo aver arrestato Cesare Battisti, gli investigatori stanno dando la caccia a chi lo ha aiutato. Dalle dichiarazioni rese quando l'ex terrorista dei Pac è stato fermato in Bolivia, si capisce infatti che sia la Procura che le forze dell'ordine sospettino l'esistenza di una rete che abbia finanziato la latitanza dello scrittore-pistolero. Un gruppetto di compagni, del quale forse faceva parte qualche familiare, che però ora rischia l'incriminazione per favoreggiamento o peggio. Però, se lo Stato intende perseguire i parenti di Battisti per avergli fatto arrivare il denaro che gli ha consentito la fuga in Sud America, la stessa cosa dovrebbe fare con sé stesso.