L’Italia è (quasi) pronta a riaprire ma gli italiani non li vuole nessuno
Ansa
Dal 3 giugno niente più limitazioni per gli spostamenti fra regioni. Via anche le frontiere interne all'Ue. Grecia, Austria, Svizzera, Slovenia e Croazia ci chiudono le porte. Luigi Di Maio: «Non siamo un lazzaretto».
Il 40% del deflusso, iniziato nel 2010, coincide con il governo Scholz. Senza investimenti in patria, infatti, gli avanzi commerciali non bastano per crescere. Nemmeno all’Ue, che deve puntare sul mercato interno. Ecco perché i dazi potrebbero non far male.
Il cancelliere prepara le valigie. La Cdu favorita alle urne, ma resta l’incognita alleanza.
La multinazionale annuncia la chiusura degli impianti per sette giorni. Nuovo allarme su Mirafiori: riapre a febbraio? Intanto l’ad del gruppo Brugola (viti) punta il dito contro la transizione imposta da Bruxelles.