Liberalizzazione cannabis su Milleproroghe, Pro Vita & Famiglia: «Non chiamatelo blitz, né furbata. È una truffa»

Liberalizzazione cannabis su Milleproroghe, Pro Vita & Famiglia: «Non chiamatelo blitz, né furbata. È una truffa»
Ansa

«Cari giornalisti, non chiamatelo blitz né furbata per lavargli le coscienze. È solo una truffa. La liberalizzazione della cannabis light chiesta con un emendamento spuntato nel decreto milleproroghe da una trentina di deputati di M5s, Pd, Leu e +Europa, è un atto arrogante sul piano politico oltre che vile sul piano legislativo per la scelta di infilarlo nel caos. Al "buio" si compiono solo azioni scorrette e illegali e i parlamentari non possono agire come dei falsificatori qualunque» hanno dichiarato il presidente di Pro Vita e Famiglia,Toni Brandi, e il vice presidente Jacopo Coghe. «Con questa forzatura - hanno continuato - non solo si mettono in pericolo concreto tanti nostri ragazzi che vengono portati a credere così che la cannabis non sia una droga, ma si mettono in difficoltà le loro famiglie, che lottano ogni giorno per insegnare loro i valori della cultura, del vivere civile, dell'impegno, dello sport».

«Come volevasi dimostrare - hanno concluso - in Italia la commercializzazione della cannabis light è diventata un apripista per un'industria che farà il bene solo delle casse dello Stato, dei lobbisti in Parlamento e di qualche venditore e tutto sulla nostra pelle. Al di là di questo la cultura di morte non potrà mai essere un orizzonte felice».

Alberto Martini ed Edgar Allan Poe in mostra a Oderzo
Una sala della mostra alla Pinacoteca Alberto Martini di Oderzo (Tv)

È la cornice di Palazzo Foscolo aOderzo (TV) ad ospitare un’importante mostra dedicata ad Alberto Martini (1876-1954), pittore simbolista ma soprattutto illustratore di opere letterarie. Organizzata per celebrarne i 70 anni dalla morte, l’esposizione (visitabile sino al 25 marzo 2025) raccoglie ben 120 opere, tra cui alcuni lavori inediti e mai esposti prima.

Un manifesto del nuovo umanesimo
Stefano Lucchini (Imagoeconomica)
Nel loro saggio, Lapucci e Lucchini propongono il modello per una vera sostenibilità che metta al centro le persone e non si limiti a essere l’imposizione di lacci burocratici.
«Pavese seppe essere anti ideologico. Per questo insospettiva la sinistra»
Cesare Pavese. Nel riquadro, Giovanna Gagliardo (Getty Images)
Parla l’autrice del documentario Giovanna Gagliardo, «Il mestiere di vivere», da domani nelle sale: «Lo scrittore credeva che il compito di un intellettuale non fosse schierarsi ma fare ogni giorno nuove domande, anziché darsi risposte».
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