L'ambasciata azera: «Menzogne su di noi». La nostra risposta: «E' cronaca»
Spett.le direttore, in questi anni ci siamo trovati spesso a scrivere delle repliche al Suo giornale, sempre con garbo e rispetto, cercando di evidenziare i limiti di un'informazione unilaterale Purtroppo I'articolo di Alessandro Da Rold del 16 novembre esula da questo contesto, tanto da non meritare neppure un commento. Restiamo infatti attoniti nel leggere simili menzogne e diffamazioni mi passi tali termini pure brutali, perché di questo si tratta. Un certo tipo di notizie, totalmente false. si addice ad altro tipo di stampa, piuttosto che all'informazione seria e professionale che Vi avevamo, fino ad ora, attribuito. Ritenendo inaccettabile che il nome della nostra ambasciata e dei nostri diplomatici venga associato a simili articoli, Le chiederei una riflessione e una rettifica su quanto esposto
Cordiali saluti,
Mammad Ahmadzada
Gentile ambasciatore Ahmadzada, abbiamo più volte dato spazio sulla Verità alle vostre prese di posizione sull'annosa vicenda del Nagorno Karaback. L'articolo che mi contestate non è altro che è un resoconto della cronaca delle ultime settimane, fatti confermati dai diretti interessati tramite intimidazioni documentate. Come si può definire «menzogna» la minaccia ricevuta dal sindaco di Asolo Mauro Migliorini? Si tratta una mail minatoria per aver semplicemente chiesto l'indipendenza del Nagorno Karaback in consiglio comunale. Nel testo c'è scritto: «Ricorda, non siamo lontani». Siamo sempre disponibili a ospitare la vostra opinione, tramite, se volete, anche un'intervista.
Cordiali saluti
Alessandro Da Rold