La rivoluzione è un pranzo. Piccola apologia del sovranismo alimentare

La rivoluzione è un pranzo. Piccola apologia del sovranismo alimentare
ANSA
Mangiare è un atto politico, per mezzo del quale si ritorna alla terra e si riscopre la difesa dei confini. Ma occhio alla cucina spettacolo e alle mode succhiasoldi. Mangiare italiano non vuol dire solo riempirsi il piatto di «pomodori selvaggi di Canicattì innaffiati con acqua di fiume carsico». Basta scegliere bene ciò che si compra, leggere le etichette, informarsi, pretendere che i produttori rispettino standard precisi. La rivoluzione, oggi, è un pranzo in famiglia.
Dall’antica Roma fino a Sant’Antonio. Il maialino finisce nell’iconografia
La X Legio, i «marines» degli imperatori, lo portava impresso sugli scudi. Le immagini sacre del monaco cristiano lo ritraggono con un suino. Che nel Medioevo sfamava tutti: da qui nasce la nomea di «salvadanaio».
A trascinare verso il basso il manifatturiero sono la crisi dell’automotive e il caro energia. Serve sterzare subito le strategie Ue e fare attenzione all’accordo di libero scambio: rischia di rovinare l’agroalimentare.
«Famiglia Cristiana» si converte e spinge sul dogma dell’ecoansia
Getty Images
L’ultimo numero della rivista si fissa sulle paure «verdi» dei giovani per la presunta imminente fine del mondo. E così si presta al giochetto di chi sfrutta l’ennesima emergenza per forzare la gente a cambiare stile di vita.
Il tycoon spegne il «fuoco di paglia» Newsom
Gavin Newsom (Getty Images)
Trump rinfaccia al dem la mala gestione. Mel Gibson caustico: «I soldi delle tasse spesi per il gel di Gavin».
Le Firme

Scopri La Verità

Registrati per leggere gratuitamente per 30 minuti i nostri contenuti.
Leggi gratis per 30 minuti
Nuove storie
Preferenze Privacy