Gli alleati tentennano: Kiev resta senza F-16

Gli alleati tentennano: Kiev resta senza F-16
General Dynamics F-16 «Fighting falcon» (Ansa)
  • L’Ucraina ammette che non sarà in grado di difendersi con i caccia dopo l’estate a causa dei ritardi nell’addestramento dei piloti. La mancata fornitura rivela invece un freno del sostegno occidentale. Intanto, l’India ribadisce l’esclusione di Zelensky dal G20.
  • Dopo la cattura a Mariupol e la liberazione, il battaglione Azov è dispiegato ora nel Lugansk.

Lo speciale contiene due articoli.

Ultimo brivido prima dell’ok a Ribera e Fitto
Raffaele Fitto (Imagoeconomica)
Ppe, S&D e liberali a un passo dall’intesa sul ministro di Fdi nell’Ursula bis. Stallo tra popolari e socialisti sulla candidata. Deleghe ridotte al magiaro Olivér Várhelyi dopo la cautela sull’aborto. Il 27 il voto in Aula. Verdi e sinistra francese si sfilano, aprendo le porte all’Ecr.
Intanto Putin aspetta Trump per la tregua
Vladimir Putin (Ansa)
Funzionari assicurano: lo zar pronto a discutere il cessate il fuoco. Gioco delle parti con Dmitry Peskov, che fa il duro.
A Zelensky mine antiuomo, ma gli ucraini: basta
Volodymyr Zelensky e Joe Biden (Getty Images)
  • Joe Biden alza ancora la tensione e manda a Kiev le armi «proibitissime». Colpito con missili britannici un possibile bunker sotterraneo di generali del Cremlino. Evacuate le ambasciate italiana e americana.
  • Un sondaggio americano tira una bordata ai nostri bellicisti da divano: fra chi sotto le bombe ci sta davvero, il negoziato guadagna consenso. Oggi vuole trattare il 52% degli intervistati, mentre all’inizio del conflitto era il 22%. Solo il 38% vuole la lotta a oltranza.

Lo speciale contiene due articoli.

Sinistra contro i condoni, ma solo quelli degli altri
Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala (Imagoeconomica)

Alla sinistra non piacciono i condoni, ma solo quelli degli altri. Infatti, quando in gioco ci sono interessi cari ai cosiddetti progressisti, la legge che legalizza ciò che legale non è, diventa non soltanto possibile, ma addirittura necessaria per premiare gli abusi. Prendete il caso di quel provvedimento che è stato frettolosamente ribattezzato «Salva Milano».

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