Nell'ultimo biennio sono sempre più numerosi gli uomini e le donne che hanno deciso di sperimentare accessori per il piacere. Un mercato che è destinato a superare i 125 miliardi di fatturato globale entro il 2026.
L’Italia è una delle pochissime nazioni in Europa - insieme a Cipro, Bulgaria, Polonia, Romania e Lituania - priva di programmi curricolari che forniscano l’accesso a conoscenze di educazione sessuale. A dichiararlo è Mario Puiatti, presidente dell’Aied che sottolinea come «l’accesso universale ai servizi di assistenza sanitaria sessuale e riproduttiva» figuri tra gli obiettivi dell’Agenda delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile.
Secondo uno studio, otto studenti medi e universitari su dieci cercano le informazioni in ambito sessuale e riproduttivo su Internet, mentre solo uno su quattro si rivolge alla propria famiglia. Un dato interessante se si prende in considerazione la diffusione dei sex toys negli ultimi anni, anche nella fascia 18-24 (78% dichiara di averne uno).
Nell’ultimo biennio, uno studio di Gfk (Growth from Knowledge) ha inoltre evidenziato come il 73% degli italiani abbia infranto ogni tabù sulla sfera sessuale, specialmente durante i periodi di lockdown. Secondo la ricerca, il 41% delle donne intervistate appartenenti soprattutto alla fascia d’età under 36 avrebbe affermato di aver trovato piacere nell’utilizzo di sex toys.
MySecretCase, il primo negozio online in Italia per la vendita di prodotti dedicati al piacere, ha rilevato - in un sondaggio condotto per La Verità - come il 53% faccia uso occasionalmente di sex toys, mentre il 34% affermi di utilizzarli «spesso». Tra le motivazioni più comuni: i sex toys arricchiscono l’esperienza sessuale/sono eccitanti (36%); credo sia importante sperimentare sessualmente (19%); credo sia importante imparare a conoscere meglio il mio corpo (13%).
Tra i prodotti più utilizzati continua a figurare il “classico” vibratore (56%) con un nuovo interesse nel modello «Rabbit» reso celebre dalla serie tv Sex and the City nei primi anni Duemila (26%). Seguono plug (36%) e succhiaclitoride (32%). In merito alla scelta del sex toy preferito, il 26% degli intervistati dichiara che la scelta si basa sulle proprie preferenze di stimolazione (da soli o in coppia), mentre il 25% lo usa per rendere il piacere più intenso. Il 13% afferma invece che utilizzare sex toys li fa sentire più capaci.
Il benessere sessuale torna così ancora una volta al centro del dibattito e a guadagnare sono le decine di aziende che hanno fatto dei sex toys un vero e proprio business. Secondo l’Osservatorio «Global Sexual Wellness Market», il mercato dei prodotti dedicati al piacere raggiungerà i 125,1 miliardi di dollari entro il 2026, con un tasso di crescita del 12,4% l’anno. Il merito in gran parte è ascrivibile alle soluzioni offerte dall’e-commerce, che tra acquisti online e consegne anonime, hanno aiutato sempre più curiosi a vincere la timidezza e lanciarsi in un nuovo mondo. Per quanto riguarda l’Italia, sulla base delle stime dell’Osservatorio Dafne, il mercato italiano del piacere avrebbe un valore complessivo di 600 milioni di euro.
E se i giovani sono sempre più interessati a scoprire la loro sessualità, ecco che MySecretCase ha deciso di lanciare il «Bonus Goduria» dedicato a tutti coloro che sono nel 18esimo anno di età. Il bonus prevede che tutti gli iscritti alla piattaforma dedicata all’educazione sessuale MySecretCase Education, possano ricevere «un sex tour di cittadinanza e video corsi gratuiti».
«In MySecretCase abbiamo deciso di inserirci in questo vuoto educativo, su cui le istituzioni non riescono ancora a intervenire in modo efficace, e di investire in un nuovo spazio dedicato al benessere sessuale. Ripartendo - ancora una volta - dai più giovani e formando nuove generazioni sessualmente libere e consapevoli» ha dichiarato Norma Rossetti, fondatore del gruppo.