L’artista: «Scrivo dichiarazioni d’amore, ma poi le tengo per me. Il successo è stato uno tsunami, ero una ragazzina. Iniziai perché un manager mi sentì canticchiare».
Ormai sono gli uomini a parlare male di sé stessi, e con compiacimento. L’ultimo caso è quello dello scrittore Francesco Piccolo, che denuncia l’ipocrisia dei progressisti ma non sa cogliere gli aspetti positivi della mascolinità.
Su «Repubblica» Ezio Mauro sostiene che il tycoon vuol fermare le armi solo per i suoi interessi. Meglio chi, sempre per suo vantaggio personale, soffia sul fuoco della guerra?