Invasioni musulmane e distopia: da Howard a Houellebecq

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Invasioni musulmane e distopia: da Howard a Houellebecq
Michel Houellebecq e Robert Howard (Getty Images-Ansa)

Le cronache che giungono dall'Afghanistan rilanciano il tema dell'avanzata dell'islam, proprio nel momento in cui, complice la distruzione del «califfato» dell'Isis – che pur sopravvive come organizzazione terroristica –, sembrava che quel fronte fosse diventato secondario rispetto ad altri grandi temi, dal Covid ai cambiamenti climatici. Ma la paura – o, su altre sponde – la fascinazione per l'islam è un tema frequente nella cultura europea ormai da secoli.

Schlein & C. imputano all’esecutivo le fasce in condizioni di indigenza. Peccato che a ingrossarle siano soprattutto gli immigrati, che loro invocano a gran voce. Altro che pagarci le pensioni: i lavoratori che arrivano da Paesi meno sviluppati abbattono i salari.

Importiamo milioni di indigenti. L’unico affare è per chi li sottopaga
(Getty Images)
Gli stranieri partono da Paesi a reddito basso e qui non migliorano (anzi, aggravano) la loro condizione. Sono manodopera a buon mercato. Ma la miseria li spinge a delinquere e, così, rende l’Italia più insicura.
Juve e Milan si danno una certezza. Lo scudetto non è roba per loro
(Getty Images)
A San Siro 0-0 e noia infinita, con due squadre che mettono a nudo grandissimi limiti: Napoli, Atalanta e Inter (straripante 5-0 con l’Hellas) fanno un campionato diverso. Il Meazza al 90° si mette a fischiare.
Il numero è potenza: 30 uova per i tajarin
iStock
Le sottilissime strisce di pasta erano amate da Vittorio Emanuele II e Camillo Benso di Cavour e oggi deliziano il palato di Trump. Un piatto nato in Piemonte nel corso del Quattrocento grazie alla fantasia delle massaie di campagna. E più tuorli ci sono, meglio è.
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