«Intollerabile l’intolleranza dei buoni. Matria o patria? Basta madrepatria»

«Intollerabile l’intolleranza dei buoni. Matria o patria? Basta madrepatria»
Giuseppe Culicchia (Leonardo Cendamo/Getty Images)
Lo scrittore Giuseppe Culicchia: «Da un lato si rivendicano le differenze delle minoranze, dall'altro vieni attaccato se dici che le differenze esistono. L'ideologia ci copre di ridicolo. Ci si uniforma e non si esprime il proprio pensiero».
«Il rimpatrio di Almasri è sacrosanto»
Paolo Cirino Pomicino (Ansa)
L’ex ministro dc Paolo Cirino Pomicino: «Si chiama ragione di Stato, rischiavamo di essere invasi da centinaia di migliaia di migranti. Oggi la politica è subalterna ai pm, bisogna separare le carriere. Il nuovo centro di Prodi? È una sciocchezza».
Grande fratello alla Procura di Roma. Spiati e intercettati pm e finanzieri
Il procuratore di Roma, Francesco Lo Voi (Imagoeconomica)
Per una sospetta fuga di notizie, messi sotto inchiesta con captazioni ambientali gli uomini delle Fiamme gialle che lavorano con gli inquirenti. Risultato: «ascoltati» anche tutti i magistrati che passavano di lì. Ecco i retroscena di un caso mai raccontato.
Mattarella tace sulle toghe fuori controllo
Sergio Mattarella (Imagoeconomica)

La storia che Giacomo Amadori racconta oggi sulla Verità è un effetto collaterale di un sistema fuori controllo. Apparentemente non c’è nulla di incredibile nell’indagare anche chi ricopre funzioni di polizia giudiziaria: pure tra le forze dell’ordine ci sono mele marce. Ma l’aspetto sorprendente dell’indagine avviata dal procuratore capo di Roma, quel Francesco Lo Voi al centro delle polemiche per aver iscritto il premier nel registro delle notizie di reato, è che oltre ad aver messo sotto controllo tutti gli uomini della Guardia di finanza distaccati presso la Procura, sospettandoli di aver violato il codice, l’alto magistrato ha lasciato che venissero intercettati indirettamente alcuni suoi colleghi.

K.I.S.S. | L'orgoglio di Aristide

A Torino, nei primi del Novecento, un giovane ingegnere fece la fortuna di un celebre imprenditore e poi se ne andò dall'azienda per costruire aeroplani. Il suo fu il primo aereo completamente italiano a volare con un pilota italiano.

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