Non si placano le proteste in India contro l’ex portavoce del Bharatiya Janata Party (BJP), Partito del primo ministro indiano Narendra Modi, Nupur Sharma, che durante uno show televisivo ha sottolineato che «il profeta Maometto aveva sposato Aisha di sei anni e aveva consumato il suo matrimonio quando lei aveva nove anni».
Oltre ad Al-Qaeda che in una lettera intitolata Possano le nostre madri essere private di noi se non riusciamo a difendere il nostro profeta, ha minacciato direttamente l’India, sui social network la donna è continuamente minacciata di morte. Qualche giorno fa Nupur Sharma su Twitter ha pubblicato alcune delle minacce ricevute: «Ricevo continue minacce di morte e decapitazione contro me e la mia famiglia che sono istigate da @zoo_bear (Mohammed Zubair, n.d.a) a causa dei suoi tentativi di incitare passioni comuni e viziare l'atmosfera costruendo una narrativa falsa». A peggiorare il clima già incandescente ci ha pensato Faisal Wani, uno youtuber del Kashmir che ha pubblicato un video intitolato La punizione per la blasfemia è la decapitazione nel quale lui stesso decapita con un’ascia Nupur Sharma per poi reggere la testa mozzata dell'ex leader del BJP e gettarla via con disgusto.
Non appena il video è stato pubblicato l’autore è stato travolto dall’indignazione sui social media alla quale ha risposo goffamente: «Ho detto nei miei primi video che la mia intenzione non è mai quella di ferire i sentimenti religiosi. Perché la nostra religione (l'Islam) ci insegna la tolleranza. Sono d'accordo di aver realizzato un video cruento, ma la mia intenzione non era quella di promuovere la violenza. Questo è il motivo per cui ho cancellato quel video. Se qualcuno è ferito dalle mie azioni, sono estremamente dispiaciuto per questo. Sono un ragazzo semplice». In precedenza la giornalista Aditya Raj Kaul su Twitter si era rivolta alle autorità: «Lo youtuber Faisal Wani con sede in Kashmir con l'account YouTube di Deep Pain Fitness condivide il video grafico più violento che lo mostra mentre decapita Nupur Sharma. Spero che la polizia del Kashmir agisca in tempo prima che provochi ulteriori violenze e rivolte. Imbecille al lavaggio del cervello. Questo è spaventoso». Per l’ex portavoce del partito di governo la vita in India si annuncia molto difficile visto che i predicatori e gli attivisti che si ispirano alla dottrina più estrema dell’islam la stanno indicando da settimane come il nemico «numero 1» della loro religione. Tra coloro che stanno attaccando la donna e che spingono affinché qualcuno la colpisca c’è Mohammed Zubair, co-fondatore del sito di propaganda AltNews, noto fin dal 2017 per fomentare l’odio religioso tra gli indù e i musulmani attraverso testi e fotomontaggi nei quali, ad esempio, oltre a ridicolizzare gli dei indù, prende in giro le loro credenze deridendo il sanscrito, l'antica lingua che costituisce la base dei testi indù. Fino a quando non è stata licenziata, l'avvocatessa 37enne era un portavoce ufficiale del BJP, molto ricercata dai media e spesso presente nei dibattiti televisivi per rappresentare e difendere il governo del primo ministro Narendra Modi. Negli ultimi giorni, sono aumentate le richieste di arresto per Nupur Sharma «per i suoi commenti blasfemi» e sia la polizia che diversi Stati governati dall'opposizione hanno aperto indagini contro di lei. Mentre scriviamo si è appreso che la polizia di Delhi lo scorso 14 giugno ha rafforzato la sua sicurezza, citando «una seria minaccia alla sua vita da parte di un gruppo militante islamico».