Ansa
In un Paese in cui si discute di come dare la morte, cioè se l'iniezione letale la debba passare la mutua oppure se siano le persone che intendono farla finita a doversi fare carico delle spese e dell'assistenza al suicidio, non si può dibattere della vita, pena essere contestati e accusati di oscurantismo. I relatori del Congresso mondiale delle famiglie, per la sola colpa di aver voluto discutere per tre giorni di come tutelare la vita, di come aiutare la famiglia naturale, sono infatti finiti nel mirino della lobby Lgbt, cioè di lesbiche, gay, bisex e transex, i quali spalleggiati (...)