Il vizietto di Friedman di insultare i nemici

Il vizietto di Friedman di insultare i nemici
Alan Friedman (Leonardo Cendamo/Getty Images)
Il giornalista newyorchese ha dato della «escort» a Melania Trump in diretta Rai. Usando la scusa dell'incidente linguistico per salvare la faccia. Peccato che già due volte sui social network avesse riservato all'ex first lady le stesse identiche volgarità.
Macron stizzito: gli resta il pantano ucraino
Emmanuel Macron (Ansa)
Parigi voleva lo scontro sui dazi e borbotta per i successi di Roma, che oggi ospita il vertice sull’Iran (cruciale per il Medio Oriente) e lavora a un ruolo chiave in Africa. Se Washington mollasse i negoziati coi russi, toccherebbe ai «volenterosi» sobbarcarsi Kiev...
I ROSICONI
Elly Schlein, Mario Monti, Paola De Micheli e Nicola Fratoianni (Ansa)
Travasi di bile dopo il viaggio della Meloni. Schlein blatera. Fratoianni: «Ha fatto la cameriera». Secondo Monti doveva accusare il tycoon di tirannia. Tutto per non riconoscere il suo successo.
Giuseppi, Schlein, i Gruber boys e Renzi fanno a gara a chi denigra di più
Giuseppe Conte (Ansa)
Reazioni scomposte a sinistra dopo l’incontro tra Meloni e Trump: per la Boldrini è «la saldatura tra destre oscurantiste».
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Per il progressista «Nyt», il presidente del Consiglio potrà essere il ponte tra Bruxelles e Washington. La Cnn: «Sono anime affini». Il «New York Post»: «Benvenuta Europa».
Le Firme

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