Rinasce iPod. Più leggero sarà la console streaming per i giochi  ideata da Cupertino

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Rinasce iPod. Più leggero sarà la console streaming per i giochi  ideata da Cupertino
Giphy
  • Torna il lettore musicale di casa Apple. Con una novità: l'apparecchio, del tutto simile a un vecchio iPhone, si propone come accessorio per iniziare a familiarizzare con il mondo della mela morsicata. In autunno con l'uscita di Arcade si preparerà a diventare il punto di riferimento per i giocatori di tutto il mondo.
  • Il primo modello, lanciato nel 2001, oggi vale fino a 20.000 dollari. Diciotto anni di storia del dispositivo per mp3 che ha cambiato il modo di ascoltare la musica.
  • Le alternative: per portarsi in giro le canzoni preferite il mercato offre numerose opzioni: dagli occhiali da sole con stereo incorporato alle fasce riscaldate per la testa con audio integrato.

Lo speciale comprende due articoli e gallery fotografiche.

Un ex della Boccia: «Simulava la gravidanza»
Maria Rosaria Boccia (Ansa)
  • Parla un uomo che ha avuto in passato una breve relazione con l’imprenditrice: «Si metteva un cuscino sopra la pancia, tutti lo sapevamo ma la assecondavamo. A me diceva che voleva entrare in politica, destra o sinistra per lei era uguale».
  • Gli investigatori vogliono verificare quanto ha scritto Gennaro Sangiuliano nel suo esposto.

Lo speciale contiene due articoli.

Giuli conferma la nomina dell’attivista gay Spano. I cattolici: «Ci ha traditi»
Alessandro Giuli (Imagoeconomica)
Pro Vita: «Rotto il patto di coerenza tra governo ed elettori». In Fdi molti sarebbero sconcertati per l’avallo del premier all’operazione. Sgarbi: «Decisione stravagante».
Stasera il cdm sulla manovra 2025. Ministri in fuga dai tagli di Giorgetti
Giancarlo Giorgetti (Ansa)
Sul tavolo aliquote Irpef, riduzione del cuneo e il contributo di solidarietà delle banche.
Corte «imparziale»? Vuol dire «di sinistra»
Il presidente della Consulta, Giuliano Amato (Imagoeconomica)
Temendo che un blitz (finora non riuscito) di Fratelli d’Italia, Lega e forzisti sulle nomine interrompa l’egemonia progressista, Giuliano Amato scopre che la Consulta non deve essere politicizzata e Massimo Villone (ex Ulivo) che i giudici sono solo «uomini con le loro opinioni».
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