Altro che pioggia di miliardi: nel 2021 rischiamo la siccità. Perché la liquidità che con il Recovery fund doveva annaffiare e far rifiorire il nostro Paese, come nella tradizione delle previsioni meteorologiche, è rinviata a data da destinarsi. Sì, come purtroppo avevamo scritto, i finanziamenti a fondo perduto e i prestiti che avrebbero dovuto arrivare da Bruxelles non sono dietro l'angolo. A differenza di ciò che ci hanno raccontato fino a ieri, sia il governo che i principali commentatori, quella dei soldi Ue non è una partita chiusa, perché in Europa sono ancora molte le perplessità sul meccanismo che dovrebbe aiutare i Paesi in difficoltà. Non parliamo di Spagna e Portogallo, che già hanno fatto sapere di non avere intenzione di usare il denaro messo a disposizione dall'Unione in quanto, visti i tassi d'interesse sul mercato, sia Madrid che Lisbona non ritengono convenienti le condizioni. Ci riferiamo piuttosto a quei Paesi frugali che sembravano essersi accontentati dell'accordo raggiunto in estate dopo una lunga trattativa e invece non si sono accontentati affatto, ma sono riusciti prima a far slittare il piano, ora a bloccare tutto.
Il centrodestra, premier in testa, esulta. Elly Schlein rosica: «Gli daremo ancora battaglia».
Matteo Salvini (Ansa)
Respinte le accuse di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio: il fatto non sussiste. Applausi in aula. Il leader del Carroccio: «Ha vinto l’Italia. Difendere la Patria non è reato». La Ong: «Valutiamo ricorso».
Esito scontato di un processo che non doveva esistere: tempo e soldi buttati solo per la vendetta meschina di Giuseppe Conte.