I gay in tv aumentano a dismisura. È il nuovo ordine mondiale pro Lgbt
Netflix
La visibilità di omosessuali e transessuali nelle serie televisive Usa è oltre il doppio di quella reale: il 10,2% contro il 4,5% di dichiarati. Si vuole arrivare al 20% nel 2025. E devono essere tutti un modello per la società.
Il Campidoglio caccia il trapper Tony Effe per i suoi testi sessisti e le star si ribellano: Mahmood e Mara Sattei, gli altri due nomi in scaletta, disdicono. I colleghi si accodano, ma il sindaco insiste: «Urtate delle sensibilità».
L’ex premier, che si è arricchito con le conferenze in Arabia, fa la vittima per la norma che vieta agli eletti di ricevere oltre 100.000 euro da soggetti extra Ue: «È incostituzionale, stile Urss, un esproprio proletario».