I Benetton si sentono vittime del Morandi

I Benetton si sentono vittime del Morandi
Ansa
Ieri abbiamo scoperto che Luciano Benetton, il patriarca di una famiglia che ha fatto fortuna con le maglie colorate e ne ha fatta ancora di più grazie a una concessione pubblica, è stato azionista della società Autostrade per decenni, ma a sua insaputa. Anzi, all'insaputa di tutti i suoi fratelli i quali, pur essendo proprietari dell'azienda, non si sono mai occupati né di caselli né di pedaggi, ma soprattutto in tutta la loro vita non hanno avuto a che fare con i ponti e con la manutenzione delle rete viaria. A fine esercizio, i quattro Benetton incassavano laute cedole da Autostrade, che poi servivano a foraggiare l'intera dinastia, ma senza comprendere come queste venissero generate. Perché l'anziano imprenditore abbia deciso di scrivere una lettera ai giornali un anno e mezzo dopo il crollo del ponte, ci è incomprensibile. Soprattutto fatichiamo a capire perché, per (...)
Tre professori, Andrea Atzeni, Luigi Marco Bassani e Carlo Lottieri, hanno passato ai raggi X una quarantina di testi adottati negli istituti della Penisola. Ma, più che a crescere la nuove generazioni, servono a indottrinarle.
Una cinquantenne di Perugia ha avuto il via libera dalla Asl a togliersi la vita da sola perché molto malata. È lucida e non è attaccata a un macchinario, secondo le toghe però le cure continue giustificano la decisione.
«Non davo vaccini a chi rischiava effetti avversi e ora mi processano»
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Il caso della dottoressa sfata il mito dei protocolli «facoltativi» «Mi intercettavano le chiamate perché proteggevo i fragili»
Il Garante «blocca» gli scioperi Cgil
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Per la Commissione la protesta del 29 non rispetta la distanza temporale che deve passare tra uno stop dal lavoro e un altro. Vanno escluse sanità, trasporti e giustizia.
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