Temono il voto più del Covid

Temono il voto più del Covid
Mario Draghi (Pier Marco Tacca/Getty Images)

L’ipotesi di andare alle urne scatena il panico a sinistra: «No, c’è la guerra, le bollette, l’inflazione». Guai che la presenza di Mario Draghi non ha affatto scongiurato. Ma per non dare la parola al popolo si evoca persino l’esercizio provvisorio. A luglio! Pressioni incredibili dall’estero: dagli Usa al Vaticano vogliono il bis dell’ex banchiere.

Vale tutto: la sinistra sfila pure per la scienza
Michele Serra e Elena Cattaneo (Ansa)
Il corteo di Serra si arricchisce: insieme ai pro Europa (a favore ma anche contro il riarmo) è chiamato in piazza chi vuole proteggere la ricerca, secondo «Repubblica» minacciata da Trump. Una sensibilità assente quando Biden censurò le evidenze sgradite sul Covid.
Cultura e violenza non sono in antitesi. La lezione di Jonathan Gottschall
Jonathan Gottschall (Getty Images)

Ne «Il professore sul ring», l’autore racconta il suo avvicinarsi alle arti marziali, alternando ricerche storiche e allenamenti.

Trump alza la voce con il Cremlino:  «Tregua o conseguenze devastanti»
Donald Trump (Ansa)
  • Mosca resta cauta sulla proposta di cessate il fuoco uscita dai colloqui di Gedda, ma il tycoon preme forte: «Dite sì o ci saranno nuove sanzioni». In cambio di disponibilità, Washington aiuterebbe la Russia in Siria.
  • Nonostante le recenti mattanze degli sgherri del nuovo governo, l’Ue ospiterà il ministro degli Esteri di Al Jolani in un evento in cui si vaneggia ancora di «transizione inclusiva».

Lo speciale contiene due articoli.

Dalla cattedra cinese Prodi ci indottrina: l’unica via alternativa agli Usa è Pechino
Romano Prodi (Getty Images)
Di ritorno dall’Oriente, l’ex premier usa il giornale degli Agnelli per lanciare messaggi sulla tecnologia (dopo il caso Starlink).
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