Sacerdote ucciso da immigrato ma danno la colpa agli italiani

Sacerdote ucciso da immigrato ma danno la colpa agli italiani
Ansa
Sappiate che siete colpevoli. A prescindere, anche se nessuno vi aveva informato e pure se non c'eravate. Parola di Roberto Bernasconi, direttore della Caritas di Como. Il suo è il commento a caldo rilasciato dopo l'uccisione di Don Roberto Malgesini, il prete dei poveri, una vita spesa ad aiutare le persone in difficoltà. Ieri mattina un senzatetto di origini tunisine, uno che doveva essere stato espulso da un pezzo, lo ha accoltellato a morte, colpendolo alle spalle mentre stava distribuendo cibo ai mendicanti.
Golpe rumeno confermato: Georgescu è fuori
Calin Georgescu (Getty Images)
  • La Corte costituzionale ha respinto il ricorso del candidato «filorusso» e di 12 cittadini: no alle presidenziali per colui che aveva preso più voti nelle elezioni poi annullate. Duro il suo commento: «I padroni hanno deciso: niente uguaglianza, libertà e fraternità per noi».
  • L’Ue non vuole perdere un Paese con basi militari e un lungo confine con l’Ucraina.

Lo speciale contiene due articoli.

Migranti, l’Ue ci imita ma si vergogna di dirlo
Il commissario agli Affari interni, Magnus Brunner (Ansa)
Il commissario agli Affari interni, Magnus Brunner, lancia il piano europeo per i rimpatri, con gli hub nei Paesi terzi, anche se sul modello Albania taglia corto: «È una cosa diversa, vedremo se funziona, abbiamo la mente aperta». Soddisfatti Fitto, olandesi e tedeschi. Sinistra sulle barricate.
Kiev dice di sì al cessate il fuoco e ritrova l’ombrello americano
Volodymyr Zelensky e Mohammad bin Salman (Ansa)
  • Svolta diplomatica a Gedda: gli Usa ripristinano la condivisione di dati di intelligence, Zelensky concede la tregua e la disponibilità a trattative immediate con Putin. Rubio: «Ora la palla è nel campo della Russia».
  • Proprio mentre in Arabia Saudita sembra decollare il negoziato, le forze armate ucraine lanciano il più vasto raid in territorio nemico dall’inizio della guerra.

Lo speciale contiene due articoli.

L’Europa rinnega il comandamento del 3%
Ursula von der Leyen e Angela Merkel (Getty Images)
In nome del vincolo del rapporto deficit-Pil, scolpito sulle tavole di Maastricht, sono state imposte misure draconiane (pensioni, sanità e istruzione). E sono stati fatti cadere dei governi. Ma ora, magicamente, il principio cardine di tutta l’Ue si può calpestare.
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