ANSA
Gentile presidente,ho letto due volte la sua lettera per sincerarmi di aver capito bene. Lei, a proposito della nostra iniziativa di segnalare i libri «politicamente distorti» quando non «culturalmente scorretti», invece di rallegrarsi che qualcuno vada a caccia degli strafalcioni e delle faziosità che spesso sono contenuti nei testi in uso nelle nostre scuole, che fa? Chiede a me di censurare le lettere dei lettori che segnalano gli svarioni degli autori. Anziché riconoscere che l'istruzione è pubblica - e che tendenzialmente dovrebbe essere politicamente asettica - dinanzi alle segnalazioni da noi pubblicate obietta che non sta bene scrivere che un signore arrestato per una serie di violazioni non è un eroe, come (...)