Caro Pichetto Fratin, le lacrime vengono a noi

Caro Pichetto Fratin, le lacrime vengono a noi
Gilberto Pichetto Fratin (Ansa)

Caro Gilberto Pichetto Fratin, caro ministro dell’Ambiente, spero non si commuova se le scrivo questa cartolina dopo aver visto le sue lacrime al Giffoni Festival. Una ventisettenne, scrittrice e attrice probabilmente in cerca di visibilità, s’è messa a frignare, dichiarandosi in preda all’ecoansia, e lei ha pensato di condividere il pianto, tirando in ballo pure i suoi inconsapevoli nipoti.

Schlein & C. imputano all’esecutivo le fasce in condizioni di indigenza. Peccato che a ingrossarle siano soprattutto gli immigrati, che loro invocano a gran voce. Altro che pagarci le pensioni: i lavoratori che arrivano da Paesi meno sviluppati abbattono i salari.

Importiamo milioni di indigenti. L’unico affare è per chi li sottopaga
(Getty Images)
Gli stranieri partono da Paesi a reddito basso e qui non migliorano (anzi, aggravano) la loro condizione. Sono manodopera a buon mercato. Ma la miseria li spinge a delinquere e, così, rende l’Italia più insicura.
Juve e Milan si danno una certezza. Lo scudetto non è roba per loro
(Getty Images)
A San Siro 0-0 e noia infinita, con due squadre che mettono a nudo grandissimi limiti: Napoli, Atalanta e Inter (straripante 5-0 con l’Hellas) fanno un campionato diverso. Il Meazza al 90° si mette a fischiare.
Il numero è potenza: 30 uova per i tajarin
iStock
Le sottilissime strisce di pasta erano amate da Vittorio Emanuele II e Camillo Benso di Cavour e oggi deliziano il palato di Trump. Un piatto nato in Piemonte nel corso del Quattrocento grazie alla fantasia delle massaie di campagna. E più tuorli ci sono, meglio è.
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