Ricordiamo l'anniversario del genocidio armeno e le vittime della guerra con l'Azerbaigian

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Ricordiamo l'anniversario del genocidio armeno e le vittime della guerra con l'Azerbaigian
  • Si commemora oggi l'insieme delle deportazioni e delle uccisioni, compiute tra il 1915 e il 1916, dall'Impero Ottomano ai danni della popolazione armena: si tratta di tragici eventi che sono scaturiti nel contesto della Prima guerra mondiale e che hanno portato, secondo le stime, a oltre un milione di morti.
  • Il reportage sulle famiglie colpite dalla guerra in Artsakh della segretaria del Consiglio dell'Unione degli Armeni d'Italia, Gayané Khodaveerdi: «La maggior parte dei caduti è costituita da ragazzi giovanissimi, privi di barba, costretti a combattere in questa guerra atroce senza aver neanche iniziato l'università».

Lo speciale contiene due articoli e una fotogallery.

Oggi il vertice sul centro in Albania
Giorgia Meloni (Ansa)
Giorgia Meloni annuncia l’incontro con gli alleati e Matteo Piantedosi: «La Cassazione ci ha dato ragione, decidiamo noi i Paesi sicuri». Matteo Salvini parla di Viminale, ma il premier frena.
Ecco il braccio armato di vescovi e dem, Casarini: «Metteremo in mare più navi»
Luca Casarini (Ansa)
Dopo la sentenza di assoluzione di Matteo Salvini, il marinaio vicino alla Cei commenta: «Mi sarei aspettato giudici più creativi». Lancia la sfida allo Stato e promette di ampliare la flotta che conta già 20 mezzi. Oggi riunione di governo per riavviare l’Albania.
K.I.S.S. | Il regalo obbligatorio

C'è un errore - piuttosto grave - che viene commesso da genitori e insegnanti: regalare un libro famoso e caro agli aviatori, ma tentare di far digerire a bambini e ragazzi l'opera più celebre di Antoine de Saint-Exupéry. Stiamo parlando de «Il piccolo principe».

La guerra ha piegato l'Europa. Chi chiede scusa?
Volodymyr Zelensky (Ansa)

Chiederanno scusa agli ucraini? Ammetteranno di averli illusi, di averli mandati a morire, di averli trascinati in una guerra che li ha resi orfani, invalidi, poveri, precipitandoli in un orrore che non avrà fine neppure quando cesserà il tuono dei cannoni? Riconosceranno di aver raccontato loro un’infinità di menzogne? Se lo chiedeva ieri, su La Stampa, Domenico Quirico, uno dei pochi inviati che le guerre le ha viste davvero e dunque non fa il tifo per l’odore del sangue e della polvere da sparo.

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